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San Fruttuoso: visita fra arte, storia e natura

di Francesca Boccini
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L’abbazia di San Fruttuoso è veramente un posto unico.

Compare così, meravigliosamente, al navigante che arriva dal mare.

La barca percorre la costa rocciosa dove gli alberi cercano di scendere quasi fino al livello dell’acqua ed ecco che di punto in bianco si apre un’insenatura e l’abbazia è lì.

San Fruttuoso vista dal mare
Vista dal battello | ©Francesca Boccini

Sembra incastonata nel monte, perfettamente integrata nel bel quadro naturale che la incornicia. Come una pietra preziosa nel ventre della montagna.

Provate ad immaginarla senza la spiaggia, ma adagiata nell’acqua come era una volta ed il mare che penetra nei quattro archi su cui è costruita.

San Fruttuoso di Capodimonte si trova in un’insenatura della costa del Monte di Portofino. È un luogo raggiungibile via mare, con i battelli di linea da Camogli o da Rapallo, Santa Margherita o Portofino.

San Fruttuoso - la trifora dell'abbazia
Trifora | ©Francesca Boccini

O via terra attraverso i sentieri trekking che si snodano nel Parco del Monte di Portofino.

Potete scegliere se partire da San Rocco o da Portofino.

San Fruttuoso – La leggenda

Secondo una leggenda popolare, un giorno questa baia, conosciuta dalle navi di passaggio, divenne dimora di un temibile drago che attaccava chiunque si avvicinasse. Tant’è che le navi iniziarono ad evitare il passaggio. Un giorno un angelo si rivelò a Procopio e Giustino, i due compagni di San Fruttuoso, arso vivo nell’anfiteatro di Tarragona durante le persecuzioni di Valeriano.

L’angelo indicò loro un punto dove innalzare una chiesa in ricordo del martire. Navigarono verso la baia, protetti dall’angelo che combatté e sconfisse il temibile drago.

Così la baia fu liberata e i due fondarono la chiesa dedicata a San Fruttuoso, protettore dei naviganti.   

Secondo una tradizione più conosciuta, la sua fondazione è attribuita a Prospero, vescovo di Tarragona. Fuggito via mare per mettere in salvo le reliquie di San Fruttuoso, quando la Spagna venne invasa dagli arabi. Il santo gli era comparso in sogno e gli aveva indicato il punto preciso della costa – questa insenatura – dove approdare e fondare l’abbazia.

La storia

Sicuramente la difficile accessibilità e la presenza di una fonte perenne di acqua dolce hanno fatto di questa insenatura il luogo ideale per edificare il monastero.

San Fruttuoso la torre

Alcuni attestano la presenza di un primo nucleo monastico già a partire dal VI secolo.

Più verosimilmente il nucleo originario risale all’VIII secolo, per mano di monaci greci. L’abbazia attuale è stata fondata nel IX sotto i monaci benedettini.

Tra la fine del X secolo e il 1100 inoltrato l’abbazia di San Fruttuoso raggiunge l’apice del suo potere. I monaci infatti possiedono gran parte delle terre del monte di Portofino, donazioni e lasciti, ampi privilegi e diritto di giurisdizione sugli abitanti dell’area.

È in questo periodo che viene ampliata e ricostruita, per volere di Adelaide di Borgogna, vedova dell’imperatore Ottone I. La grande donazione doveva onorare la memoria del marito e la grazia ricevuta da San Fruttuoso che aveva salvato il figlio Ottone II da naufragio.

Il declino

Nel 1200 la famiglia Doria finanzia importanti lavori di ampliamento della struttura, ma già è iniziato il declino dell’abbazia. I monaci benedettini la reggono fino a metà del Quattrocento, quando viene aggregata alla vicina abbazia di San Gerolamo alla Cervara che, nel frattempo, era diventata sempre più importante e potente.

Nel 1551 Giulio III la concede in giuspatronato alla famiglia Doria a patto che costruisca una torre di difesa contro le incursioni dei saraceni che affliggevano tutta la costa. Da quest’epoca si assiste all’abbandono del monastero: ogni edificio si trasforma in abitazione che i Doria affittano ai pescatori.

Nel 1915 un’alluvione colpisce l’intera zona, porta a valle una grande quantità di detriti che forma la spiaggetta e distrugge in parte la chiesa.

San Fruttuoso le arcate sulla spiaggia
Arcate sulla spiaggia | ©Francesca Boccini

Nel 1983 Frank ed Orietta Pogston Doria Pamphilj donano l’intero nucleo al FAI – Fondo Ambiente Italiano, che si occupa del suo recupero. I lavori terminano nel 1990.

Il complesso

L’abbazia di San Fruttuoso è un mirabile esempio di come stile gotico e romanico tipicamente liguri si siano combinati in maniera originale ed armonica.

San Fruttuoso l'abazia vista dall'alto
L’abbazia vista dall’alto | ©Fabio Magno

Il nucleo originario, risalente al X secolo, è costituito dalla chiesa primitiva, dall’ordine inferiore del chiostro e dalla inconfondibile torre nolare a pianta ottagonale, costruita sulla verticale della fonte di acqua perenne.

Il Sepolcro dei Doria

Sono del 1200, invece, importanti lavori di ampliamento del complesso finanziati dei Doria.

San Fruttuoso le trifore tipiche
Le tipiche trifore | ©Francesca Boccini

In cambio della realizzazione del sepolcreto di famiglia, sostengono la costruzione del corpo dell’abbazia fronte mare caratterizzato dal loggiato a due ordini di trifore.

Nella cripta accanto al chiostro viene realizzato il sepolcro dove sono sepolti alcuni membri della famiglia, defunti tra il 1275 ed il 1305. Le tombe riflettono il più puro stile ligure con alternanza di bande in marmo bianco e pietra grigia, declinato su elementi architettonici gotici. All’interno del sepolcro ci sono anche due sepolture sconosciute ed un antico sarcofago romano.

San Fruttuoso il chiostro
Il chiostro | ©Francesca Boccini

Nel 1500 Andrea Doria si occupa del rifacimento del chiostro con materiali di riuso (capitelli romanici e colonnine) che ancora mantiene inalterato il suo fascino romanico.

Quando l’abbazia passa sotto i Doria ed i monaci abbandonano il sito, viene eretta la parrocchiale, una chiesa ad aula unica con abside.

In un cofanetto d’argento sull’altare sono conservate le reliquie di San Fruttuoso, Eulogio ed Augurio. Esternamente, in corrispondenza dell’altare, si innalza l’inconfondibile torre nolare che ha inglobato la preesistente cupola.

Al di sotto, si trova la chiesa primitiva di epoca medievale a cui si accede attraverso la sagrestia.

Il complesso è interamente visitabile grazie al FAI che lo ha recuperato, restaurato e aperto al pubblico. Quest’anno, qui come altrove, le visite sono rigorosamente su prenotazione.

Vi consigliamo anche di fare due passi per il borgo, fino ad arrivare alla Torre Doria per godere della meravigliosa vista.

San Fruttuoso – Il Cristo degli Abissi

San Fruttuoso il Cristo degli abissi
Cristo degli Abissi | Foto di Enrico Strocchi

Nello specchio di mare oltre la torre si trova il Cristo degli Abissi, meta di tanti divers.

È una statua in bronzo di 2 metri e mezzo d’altezza e 8 quintali di peso, raffigurante Cristo con le braccia levate verso l’alto.

Nasce da un’idea di Duilio Marcante per onorare la memoria di Dario Gonzatti, morto durante un’immersione nel 1947.

La statua fu realizzata dallo scultore Guido Galletti in un laboratorio artistico di Milano. Il bronzo necessario alla fusione proviene da eliche ed atri strumenti messi insieme con una raccolta mondiale che coinvolse subacquei ed enti sparsi su tutto il globo.

Il 29 agosto 1954 la Marina Militare Italiana la posa sul fondo, a 17 metri di profondità ed oggi è lì, in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita in mare o hanno dedicato la vita ad esso.


San Fruttuoso – I sapori dei dintorni

Non ci gireremo tanto intorno: non abbiamo provato nessun ristorante a San Fruttuoso. Sappiate che ci sono diversi posti dove mangiare, ne abbiamo contati sicuramente 4.

Noi, però, abbiamo approfittato di una pausa pranzo per fare questa giratina e non avremmo avuto anche il tempo di sederci a mangiare. Siamo partiti in battello da Camogli. Prima di imbarcare abbiamo fatto il pieno di focaccia e panissa al panificio In Sciö Canto (tap sul nome per info). Bontà locale!


San Fruttuoso – Info utili

Ecco gli orari e i giorni per programmare la tua visita all’Abbazia di San Fruttuoso. Se desideri saperne più, commenta qui sotto o contattaci sui social! Apri la mappa e ottieni il percorso

san fruttuoso map
  • Per raggiungere in battello San Fruttuoso: Golfo Paradiso da Camogli e Recco, Servizio Marittimo del Tigullio da Rapallo, Santa Margherita, Chiavari, Sestri e Deiva Marina.
  • Per raggiungere a piedi San Fruttuoso: info e i sentieri sono consultabili sul sito del Parco di Portofino.
  • Abbazia di San Fruttuoso. Aperto tutti i giorni dal 29 Aprile 2021, orario dalle 10 alle 15:45 (ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura). Biglietto: gratuito per gli iscritti al FAI, intero € 7,50, ridotto 6-18 anni e studenti fino a 25 anni € 4, gratuito per i bambini fino a 5 anni, persone con disabilità ed accompagnatore, Soci National Trust, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre. Prenotazione consigliata nei giorni feriali. Obbligatoria il sabato e la domenica, almeno 24 ore prima dell’ingresso.

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