Giungiamo infine a Bassano in Teverina, l’ultima tappa del nostro itinerario nei 3 borghi vicino Viterbo. Siamo più vicini ad Orte ormai e Bassano in Teverina è un incantevole borgo inserito quest’anno ne I Borghi più Belli d’Italia.
Siamo in un territorio dalla storia straordinaria e dai forti legami con l’antica Roma. Anche se le origini dell’abitato sono ancora incerte, il toponimo deriverebbe da Bassus, identificato con un personaggio proprietario di diversi fondi in quest’area, ed il suffisso romano –anus.
Bassano in Teverina, costruita su uno sperone tufaceo, ha un affaccio molto suggestivo sulla valle del Tevere. Probabilmente faceva parte di un sistema di avvistamento, insieme a Sasso Quadro e Poggio Zucco: i tre punti erano poi collegati con una rete di camminamenti ed antichi sentieri.
Il lago di Vadimone
Affacciandosi sulla valle del Tevere si scorge quello che i Bassanesi chiamano semplicemente “il laghetto”, ma che è legato strettamente alla storia antica.
Il lago di Vadimone – o Vladimonio – è di origine vulcanica. Era considerato sacro sia dagli Etruschi che, lungo le sue sponde, celebravano festività e rituali, sia dai Romani che vi immergevano le armi così da renderle invincibili.
È stato teatro di due importanti battaglie tra questi due popoli che sancirono l’egemonia di Roma sull’Etruria intera: nel 309 a.C. e nel 283 a.C.
Quella del 309 a.C. viene tramandata come la più grande battaglia mai avvenuta tra i due schieramenti. Così violenta e sanguinaria che, si narra, a causa della quantità di morti le acque del Tevere si tinsero di rosso.
Plinio il Giovane scrive di Vadimone al suo amico Gallo perché “si raccontano cose straordinarie”.
Sul lago si formavano delle isole erbose continuamente in movimento. A volte si univano fra di loro, assomigliando perfettamente al terreno ed ingannando gli animali. Non era insolito, infatti, vedere delle pecore che, pascolando, andavano a finire su queste isolette. Una volta rimesse in movimento, le portavano alla deriva in mezzo allo specchio d’acqua.
Oggi il lago è quasi prosciugato rispetto alla superficie descritta da Plinio.
Alcuni quotidiani locali, però, riportano una sua specificità: ovvero una sensibilità agli eventi sismici. Raccontano che in occasione del terremoto di Avezzano del 1915 nel suo specchio si formarono degli alti coni di fango. Mentre in concomitanza con quello di Amatrice le sue acque hanno ribollito.
Bassano in Teverina – l’esplosione del ’43
Veniamo ora all’abitato perché Bassano non è come gli altri borghi.
Nel 1943 un treno tedesco fermo alla sottostante stazione e carico di armi e munizioni venne colpito. La deflagrazione che si generò, investì parte del borgo lasciandosi dietro solo macerie.
Per questo motivo gran parte degli abitanti fu costretta a spostarsi fuori dalle antiche mura, dando vita alla parte “moderna” di Bassano in Teverina.
Con un costante e paziente lavoro di recupero, l’amministrazione comunale, anno dopo anno sta ricostruendo questa parte della città antica per restituirgli il suo volto originario.
Al borgo si accede dalla parte alta, da piazza Nazario Sauro, dove incontriamo subito la chiesa di Santa Maria dei Lumi, la vecchia sede parrocchiale della cittadina.
Santa Maria dei Lumi
Alcuni documenti di Farfa la nominano per la prima volta alla fine dell’anno Mille. Eppure la sua costruzione è datata al 1100-1200.
Nel 1879 è abbandonata, quando viene consacrata la nuova parrocchiale fuori dalle mura del borgo: la prima chiesa in assoluto dedicata all’Immacolata Concezione. Al suo interno sono conservate le reliquie dei Santi Fidenzio e Terenzio, Santi Patroni di Bassano in Teverina.
La devozione dei Bassanesi, però, fa sì che nel 1928 venga restaurata e l’anno successivo riaperta al culto.
È un edificio di straordinaria semplicità, costruito in blocchi di materiale locale – il peperino ovviamente. All’interno ci accoglie un impianto a tre navate scandite da sei colonne per lato ed un tetto a capriate e pianelle in cotto, dove gigli si alternano a elementi romboidali.
Probabilmente l’originario impianto romanico doveva presentare quattro colonne per lato ed una terminazione ad abside per ogni navata che oggi, a causa di successivi rimaneggiamenti, è scomparso.
Nella navata destra si apre l’unica cappella di tutta la chiesa con un’insolita pianta quadrata e la volta a croce ribassata.
Dell’antica decorazione si possono ancora ammirare tre affreschi parietali raffiguranti La Crocefissione, Il Battesimo di Cristo e Sant’Antonio Abate.
All’esterno, proprio di fronte Santa Maria dei Lumi, si trova la cosa più sorprendente del borgo di Bassano in Teverina.
Bassano in Teverina – la Torre Celata
La chiesa aveva una torre campanaria discostata dall’edificio sacro, perché avesse anche una funzione difensiva.
Ma cadde presto in disuso perché il parroco volle un campanile più piccolo, ma più “comodo”, costruito proprio sul tetto della chiesa.
Tra il 1559 ed il 1571 la famiglia all’epoca feudataria di Bassano, i Madruzzo, finanziò la costruzione di una torre di difesa in linea con i canoni dell’epoca – simbolo al tempo stesso del loro prestigio. Una nuova torre fu costruita intorno all’antica torre campanaria, inglobandola.
A Bassano, con il passare del tempo, si perse memoria di tutto ciò.
Solo negli anni ’70, in occasione di alcuni lavori di consolidamento, si riscopre il campanile celato all’interno della torre. Una rarità!
Al nostro sguardo si rivela la torre dell’orologio: a base quadrata, in blocchi di peperino, alta 25 metri.
Al suo interno – grazie ad un’intercapedine di circa settanta centimetri – si trova il campanile. Anch’esso a base quadrata, di 27 metri d’altezza. In peperino fino a quota 11 metri, prosegue fino a 22 metri in conci di pietra calcarea, per riprendere il peperino nella parte terminale. Dalla cima si può ammirare un panorama a 360 gradi.
Il campanile presenta 4 piani con bifore e trifore dalle colonnine deliziosamente decorate con motivi tortili, figure antropomorfe ed elementi naturali. Un universo fantastico che la inscrivono di diritto nella rara categoria, in Italia, dei campanili animati.
Secondo gli studiosi sarebbe opera di maestranze comasche che, tra XI e XII secolo, erano particolarmente attive nel viterbese.
Un ascensore ingabbiato all’interno agevola il visitatore fino al primo piano. Ma la parte più interessante si fa a piedi, per poter ammirare tutte le figure scolpite nelle colonne, alcune delle quali dalle posture irriverenti.
Da notare la figura al terzo piano: per la sua posizione in molti lo hanno associato allo Spinario che abbiamo già visto qui, a Vitorchiano.
Bassano in Teverina – il borgo
È arrivato il momento di dedicarsi ad una passeggiata nel borgo, dentro e fuori le mura. La parte all’interno è quella più antica, che si sta recuperando dopo l’esplosione della Seconda Guerra Mondiale.
Questo non significa che non ci offra degli scorci suggestivi, deliziosi palazzetti, angoli curati e strappati all’incedere della storia.
Come la Fontana Vecchia voluta dal cardinale Cristoforo Madruzzo nel 1576.
Particolare la sua posizione incassata sotto una volta a botte, sembra quasi un piccolo arco di trionfo su cui campeggia uno stemma quasi illeggibile. In molti scommettono sia quello dei Madruzzo.
La Valle delle Presenze
Dove il borgo di Bassano in Teverina degrada lungo il naturale pendio della collina, si apre la Valle delle Presenze.
La Valle è il terzo spazio espositivo all’aperto di Sculture in campo, il parco di scultura contemporanea che “abita” la campagna bassanese (qui trovi l’articolo che gli abbiamo dedicato).
Nella Valle, bonificata e recuperata dall’amministrazione comunale insieme a Sculture in campo, l’arte contemporanea incontra il borgo, la natura che lo circonda e la sua cittadinanza.
Uscendo dalle mura vale la pena proseguire lungo il Belvedere per godere della vista sulla valle sottostante, ma anche sul borgo. E per fermarsi ad ammirare, dall’esterno, palazzo Altemps, voluto dal cardinal Sittico Altemps nel XVI secolo.
Bassano in Teverina non è stato solo il buen ritiro di Mario Castellacci, il famoso commediografo, sceneggiatore, scrittore, autore televisivo. Ma proprio palazzo Altemps è stato residenza di Cy Twombly, uno dei grandi dell’Astrattismo, che qui vi dipinse diverse opere tra cui Le Quattro Stagioni: Primavera, Estate, Autunno, Inverno.
Prima di ripartire, fuori dal borgo, si trovano due chicche: TusciAlpaca e la piccola chiesa della Madonna della Quercia,
Bassano in Teverina – TuscialApaca
In un ameno angolo della campagna bassanese, Paola Castaldi ha dato vita a TusciAlpaca, un piccolo allevamento di questi simpaticissimi animali. Incontrare gli alpaca è un momento di meraviglia e straordinaria dolcezza.
Con la loro morbida lana l’Associazione realizza capi di abbigliamento, in vendita nel piccolo negozio di fronte alla Torre Celata.
Ma TusciAlpaca è anche allevamento didattico. Ospita tanti animali diversi tra cui alcuni esemplari di lepre della Patagonia e di galline araucane, celebri per le loro uova azzurre. Ed infine è anche un centro per animali in difficoltà dove, senza alcuna distinzione, si curano tante specie diverse fino al completo recupero e reinserimento in natura.
Bassano in Teverina – la Madonna della Quercia
Il sacro edificio dalle linee semplici e lineari ci attende in mezzo alla campagna di Bassano, lungo la Strada Ortana.
Quella alla Madonna della Quercia è una devozione che permea profondamente il territorio viterbese, come testimoniato dal magnifico Santuario di cui vi abbiamo già raccontato in questo articolo.
Le informazioni circa le sue origini per lungo tempo si sono perse nella memoria popolare. Da una tegola che reca incisa la data 1675 s’è risaliti alla costruzione databile tra il 1674 ed il 1678.
L’interno ad aula unica, privo di decorazioni, presenta un ricco altare di ispirazione barocca dove è conservato un ramo di quercia ed una tegola dipinta. Quest’immagine si ricollega ad una leggenda.
Alcuni briganti assalirono un viandante di passaggio tra Bassano ed Orte. In quegli attimi di terrore, il pover’uomo invocò l’intervento della Vergine, che gli venne in aiuto.
Forse fu proprio in quel punto che venne rinvenuta questa tegola dipinta con la Madonna della Quercia che, oggi, è gelosamente conservata sull’altare, sul quale insiste un legno di quercia.
Bassano in Teverina – I Sapori nei dintorni
Anche in questo nostro giro, abbiamo provato alcuni posticini molto buoni. Ve ne parliamo qui.
Bassano in Teverina – Info utili
Ecco quanto ti serve per programmare la tua visita a Bassano in Teverina. Se desideri saperne più, commenta qui sotto o contattaci sui social! Apri la mappa e ottieni il percorso.
Il borgo di Bassano in Teverina è liberamente visitabile tutto l’anno.
Torre dell’Orologio e chiesa di Santa Maria dei Lumi. Orario festivi e prefestivi. Da Ottobre a Marzo dalle 10 alle 12 e dalle 14:30 alle 18:30. Da Aprile a Settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Per visite infrasettimanali (dal lunedì al venerdì), è richiesta la prenotazione almeno un giorno prima. Biglietto € 5.
Info e prenotazioni:
- 3886097490
TusciAlpaca. L’allevamento è visitabile su prenotazione contattando Paola 3396589962 o Roberta 3396473934.
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